Camorra, preso l’uomo dei Contini che forniva la droga ai Lo Russo. LE INTERCETTAZIONI

Aveva capito che si stava stringendo il cerchio attorno a lui e si è consegnato alla Squadra mobile di Napoli, Giuseppe D’Angeli, 36enne narcotrafficante di cocaina e fornitore dei Lo Russo. Il suo nome compariva nell’elenco  dei 47 indagati nell’ultima inchiesta sui reduci del clan dei “Capitoni” di Miano e culminata nel blitz del mese scorso con 43 arresti firmati dal gip Francesca Ferri. Giuseppe D’Angeli era quasi uno sconosciuto alle cronache giudiziarie ma già da un anno i magistrati della Dda lo monitoravano sulla base dei racconti del boss pentito Carlo Lo Russo. Originario di via Vespucci è cugino da parte di nonna di Ettore Bosti a sua volta cugino omino di Ettoruccio ‘o russo, figlio del boss Patrizio, condannato l’latro giorno a 18 anni di carcere nell’ambito del maxi processo al clan Contini.
E i due cugini, D’Angelo ed Ettore Bosti, secondo le accuse di Carlo Lo Russo erano tra i fornitori di grosse quantità di droga per il clan. Si legge nelle 960 pagine dell’ordinanza: “…Ho acquistato droga in diverse occasioni da Ettore Bosti di Nunzio, cugino di Ettore “o’ russ”, e da “Peppe” (Giuseppe D’Angeli secondo la procura, ndr). Quando sono stato scarcerato Ettore ha iniziato a darmi 2000 euro in occasione di ogni viaggio che faceva in Olanda per i rifornimenti di droga, “erba” e in un opaio di volte anche cocaina. Ne abbiano parlato anche in casa io e mio figlio Enzo: la pagavamo 32mila euro al chilo, che era un prezzo di favore che ci facevano, considerato che Salvatore Miraglia e Damiano Pecorelli me la davano a 36 e 500 e poi a mio figlio Enzo e a Mariano la passavano a 35”. Il 16 dicembre 2016 è stato Carlo Lo Russo a parlare di Peppe D’Angeli: “…In due occasioni Ettore e ‘Peppe’ mi hanno rifornito di cocaina al prezzo di 32mila euro al chilo, per forniture di un chilo alla volta. Il periodo prima e subito dopo Natale, ci sono le intercettazioni. Quanto all’”erba” invece, che Ettore e “Peppe” trafficavano dall’Olanda, loro mi davano a titolo di regalo 2000 a viaggio. Mi spiego meglio: non era un regalo vero e proprio, era una cosa che si doveva fare per forza perché i loro traffici li facevano a Miano e quindi erano tenuti a pagarmi. Non era una quota completa perché dovete considerare che Ettore Bosti è comunque il cugino di Ettore Bosti genero di Mario (Mario Lo Russo, ndr) e quindi appartiene in senso lato alla famiglia”. Ma per gli investigatori è di fondamentale importanza l’intercettazione ambientale a casa di Carlo Lo Russo datata 25 gennaio 2016. Sono da poco passate le 11 di sera e siamo a pochi mesi dal primo blitz contro i Lo Russo con l’arresto del boss Carlo, della moglie e del suo gruppo di fuoco.
Peppe ed Ettore sono a casa di Carlo Lo Russo (ambientalizzata) e dopo aver riferito al capo clan i particolari di un furto, si propongono per una fornitura di stupefacente. Dopo una lunga discussione sui prezzi e sulla qualità della sostanza, si accordano per incontrarsi sempre a casa Lo Russo il mercoledì successivo per prendere la somma di danaro occorrente per l’acquisto. Nel corso della conversazione si comprende che Carlo Lo Russo ha i propri fornitori ma che, a causa del
vantaggioso prezzo concordato con i due uomini che garantiscono anche in ordine alla qualità dello stupefacente, è disponibile a concludere l’affare con i predetti.
.. omissis….
Carlo: Inc..O Peppe che dobbiamo fare ?
Peppe: Inc che succede…un altro guaio?
Peppe: Inc.inc
Si accavallano le voci…
Carlo: E che dobbiamo fare?
Peppe: Voi i soldi miei mi dovete dare
Carlo: Questo qua….che fa…lo sai…noi qua abbiamo le spese, abbiamo cacciato undicimila euro per i carcerati…Io …Enzo e Mariano…
Peppe: Dammi solo i soldi
Carlo: Camm’ fa O PE…dai
Peppe: Lo dobbiamo prendere…inc…quello è un amico mio …hai capito come è….ne è rimast poco…..inc o frat’…se vuoi aspettare…sto fermo…o frat…senza guadagnare un euro…inc…
Carlo: E a quanto o venn?
Peppe: E devo domandare a lui.
Carlo: é..
Peppe: Un paio di giorni fa a lui..stava uscendo sui 38 ( trentotto)…però…dipende da quando( o quale) prendi capito
Vm: Pero se sei tu pure a trentacinque…
Carlo: Non fosse mio…ma è mio..
Peppe: Se fosse mio..io già te lo avrei dato…dobbiamo vedere…se ..inc. tiene ..tiposso far togliere qualcosa…perchè è nostro questo..
Carlo: Noo…inc, tranquillo
Peppe: Meno di trentasette
Vm: Che ne so io…
Si accavallano le voci
Carlo: Inc chi è ….io?
Vm: E’
Carlo: Senza andare avanti e dietro…mo portano…inc a trentacinque..
Vm: E..buon….poi ne parliamo domattina…o frat…si deve vedere come è…
Carlo: E’ buono…buono
Peppe: E’ buono?
Carlo: E’ buono
Peppe: Te ne posso dare un paio di pietre altrimenti la prossima volta…te lo compro io
Carlo: Qua lo posso prendere pure io….O Pe, tengo due o tre persone…che me lo danno.
Vm: Come lo va trovando o Pe
Peppe: Vogliamo rimanere…inc….la vuoi fare una puntata di questa?
Carlo: Eh…
Peppe: Come cazzo faccio
Peppe: Pure uno….che ce ne importa…il problema non lo teniamo…io parlo io con
questo….non ci dico che n’aggia fa
Carlo: inc
Peppe: Pure uno non ci sono problemi..
Carlo: E quando viene?
Peppe: O bono buon buon…lo prendiamo a trenta… trentuno e cinquecento
Carlo: A trenta..
Peppe: Tra trentamila…tra trenta e trentuno …dai, Ma proprio..buon…buon…buon. Ma qua a terra… non è come la Spagna che si può comprare…inc…sta qualcosa di più…quello il prezzo è del buono …di quello che sto parlando, poi mettici…
Vm: I soldi del trasporto vicino
Peppe: Poi si deve mettere il trasporto vicino…io non mi voglio guadagnare niente io….quello che costa….il trasporto lo levo a voi..devono morire i figli miei. Che
costa trenta? E milleinque o trasporto, che sono trentuno e cinque…ti viene a fare trentuno e cinque…non mi voglio guadagnare niente. Visto che è uno, inc che me ne importa…poi quando se ne cade ( quando ne è molta)..per dire …uno vede se sipuo guadagnare qualcosa . E vi faccio una cortesia a voi. Il problema non ci sta
Carlo: Mo vediamo domani….
Peppe: E’…
Carlo: Perchè mi devono entrare certi soldi..Inc.. i soldi . E po’ domani?
Peppe: Devo andare a vedere…
Carlo: Inc…
Peppe: E’…sabato questo qua che viene
Carlo: inc…però qualcosa lo arravoglio io…inc
Peppe: Il piacere…non ci stanno problemi…deve morire mio figlio…e che ci guadagno qualcosa io?
Vm: Quello lo sa…O PE..
Peppe: Tu li dai i prezzi….e perchè era inc…ed è uno…magari due. Ci devo abbuscare mille euro e non lo voglio abbuscare…non me ne importa. Faccio un piacere a voi…Lo pigliate…lo scendo le spese le regalo io….perchè lo butto in mezzo alla situazione mia, lo piglio e ve lo do. Il problema non ci sta. Più di questo che vi devo dire
Carlo: Va bene …facciamo una cosa…domani che è martedi?
Vm: E’
Carlo: Ci vediamo mercoledì….perchè mi devono entrare pure una cosa di soldi…
Peppe: E Sette qua…Mercoledi alle sette di sera qua….
Vm: Mercoledi alle sette di sera qua. Adesso a questi qua che gli devo dire?
Peppe: Ettore domani vede e si informa..
Carlo: Allora cinquemila euro….se li vanno trovando..poi se è una cosa…..inc cinquemila euro
Peppe: Vedi di risparmiare qualcosa dai…

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