Napoli, fecero arrestare i camorristi che gli avevano incendiato il bar: hanno perso i clienti

Napoli, fecero arrestare i camorristi che gli avevano incendiato il bar: hanno perso i clienti.
C’è una Napoli ‘bene’ che nonostante le mille difficoltà ancora esiste e soprattutto resiste, resiste alla camorra, alle minacce e alle intimidazioni.
È la storia di Eduoardo di 24 anni e suo fratello Andrea di 21, titolari della caffetteria di Napoli in Via Vergini, riaperta nel 2018 dopo che nel 2017 fu data alle fiamme dopo che i due fratelli non si piegarono alle richieste di racket.
“Aprimmo il bar nel 2015, io gestivo già un negozio di fiori in via Duomo ma volli dar vita ad una seconda attività per accontentare mio fratello che studiava all’istituto alberghiero. Le cose sin dall’inizio andavano bene, registravamo soddisfacenti incassi e così abbiamo attirato l’attenzione dei clan che hanno cominciato a farci richieste di pizzo. Al nostro ennesimo rifiuto ci è stato incendiato il bar, ma non ci siamo arresi e abbiamo denunciato e le nostre denunce hanno portato all’arresto di esponenti di grosso calibro del clan Sequino, che è stato praticamente azzerato.
Nel 2018 abbiamo riaperto il locale ma le cose sono cominciate ad andare diversamente rispetto all’inizio, prima dell’incidente e delle denunce, gli incassi hanno cominciato languire. Ci siamo sentiti abbandonati e per questo lanciamo un grido di allarme: non vogliamo un sostegno economico, non vogliamo pubblicizzare il nostro bar, noi vorremmo soltanto un sostegno morale che ci faccia capire che abbiamo fatto bene a denunciare.”- ha raccontato Eduardo, il fratello maggiore che ha chiesto il sostegno del consigliere regionale Borrelli.
“Viviamo ormai in una società dove i criminali vengono osannati, a cui vengono dedicati anche murales abusivi e gli eroi, le vittime ed i coraggiosi che denunciano, invece troppo spesso vengono abbandonati e dimenticati, la realtà delle cose è stata totalmente distorta.
Crediamo che la gente perbene, onesta e che vuole cambiare le cose debba sostenere Eduardo ed Andrea e tutti coloro che non si piegano davanti alla camorra ma la affrontano a viso aperto, bisognerebbe prendere esempio da questi ragazzi ed emularli, magari toccherebbe a loro prestare il volto per dei murales sui nostri territori. Noi vogliamo assolutamente sostenere questi due ragazzi, ragion per cui per lunedì 22 dicembre abbiamo organizzato un flash mob, rispettando tutte le normative anti covid, per invitare la gente a comprare e consumare alla caffetteria Di Napoli.
Venite in tanti rispettando il distanziamento sociale ed indossando le mascherine. Ha già aderito dal quartiere Poppella e sarà presente anche Gianni Simioli”- sono state le parole del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che nella mattinata del 18 dicembre ha fatto visita al bar dei due coraggiosi giovani assieme a Fiorella Zabatta membro dell’esecutivo nazionale del Sole che Ride.

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Cronache della Campania@2015-2020

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