Coronavirus: #Napolisiferma, chiusura volontaria ristoranti

Una pagina su Fb, tanti commenti e condivisioni, i post di adesione che aumnentano. Sono soprattutto i locali sempre pieni e con una lunga lista di attesa del lungomare e del centro di Napoli ad aderire all’iniziativa lanciata con l’hastag #Napolisiferma, che ha gia’ centinaia di adesioni, alcune eccellenti come quella di Gino Sorbillo, che chiude il locale del lungomare Caracciolo, o ‘A figlia d’o’ marenaro, storico indirizzo di via Foria, o il suggestivo e noto Transatlantico del Borgo Marinari. Fermano l’attivita’ da domani “a data da destinarsi, in attesa di indicazioni chiare da parte di Regione e governo, decisione sofferta ma necessaria presa per il bene della collettivita’ e per dare una risposta ferma e chiara in questo momento di grande confusione e preoccupazione. Abbiamo rispettato fino ad oggi il decreto legge della Regione Campania osservando con scrupolosita’ e impegno tutte le normative indicate. L’unica strada per rallentare il contagio e scongiurare il peggio e’ ridurre, se non evitare, i contatti sociali. E noi vogliamo fare la nostra parte! Abbiamo il dovere di anteporre la salute di tutti, dei nostri collaboratori e dei clienti, alle logiche del profitto. Vogliamo essere d’esempio per altri colleghi e di sostegno al difficile lavoro che stanno facendo le istituzioni. Siamo chiamati tutti a comportamenti di responsabilita’ e coscienza civica. Solo uniti si potra’ vincera’ questa battaglia ci auguriamo che tanti altri colleghi si uniscano a noi. #napolisiferma per il bene vostro,per il bene nostro per il bene di tutti”.
Cronache della Campania@2020

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