“Cinque agenti di polizia costretti a indietreggiare e difendersi con gli scudi da oggetti e petardi lanciati nella loro direzione da ragazzini inferociti e invasati nell’indifferenza degli adulti, alcuni addirittura sorridenti di fronte a una scena allarmante e raccapricciante al tempo stesso. E’ accaduto a Napoli, nel Borgo Sant’Antonio Abate, dove si è verificato un assalto in piena regola alle forze di polizia”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere campano dei Verdi, al quale e’ stata inviata la video denuncia. “A realizzarla -aggiunge- una manciata di ragazzini, intenti a nascondere alberi e legnami per il ‘fuocarazzo’ di Sant’Antonio Abate, a cui bisognerebbe spiegare che non e’ questo il modo in cui la gente civile vive”. “Ma in certi contesti e’ credibile che cio’ avverra’ mai? Questa e’ la Napoli di domani?” si chiede l’esponente dei Verdi. “Fuori dal contesto in cui vivono i protagonisti di questa inaccettabile ribellione quale spazio e quale funzione potranno mai occupare e svolgere? Occorre fermarli, cresciuti in ambienti criminali siano tolti alle famiglie e rieducati nei luoghi giusti”. “Questi messaggi non possono passare, non possono essere consentiti – evidenzia Borrelli – bisogna rispondere con severita’. Alcuni territori non sono agglomerati urbani bensi’ polveriere a cui va sottratta la miccia. I ragazzini di Borgo Sant’Antonio Abate hanno dato un assaggio di quanto pericolose possano essere le baby gang”.
Baby gang mette in fuga Polizia al borgo S. Antonio#Babygang mette in fuga la #Polizia nel borgo di Sant'Antonio Abate. Una #vergogna indescrivibile. Pene severissime per tutti i protagonisti di questo assalto, famiglie comprese. (Video inviato da un cittadino)Publiée par Francesco Emilio Borrelli sur Samedi 18 janvier 2020
Baby gang mette in fuga Polizia al borgo S. Antonio#Babygang mette in fuga la #Polizia nel borgo di Sant'Antonio Abate. Una #vergogna indescrivibile. Pene severissime per tutti i protagonisti di questo assalto, famiglie comprese. (Video inviato da un cittadino)Publiée par Francesco Emilio Borrelli sur Samedi 18 janvier 2020
Cronache della Campania@2019
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