Il 63enne napoletano ucciso dal genero due giorni fa a colpi di pistola, e che era indagato per presunti abusi sulla nipotina, potrebbe essere stato ‘attirato’ da Napoli, dove si era trasferito quando era emersa in famiglia la vicenda delle presunte violenze, a Rozzano in provincia di Milano, dove era ospite negli ultimi giorni di uno dei figli. Da quanto si e’ saputo, inquirenti e investigatori stanno indagando anche su altri soggetti del ‘clan familiare’, e non solo sul padre della piccola, fermato con un complice. Emanuele Spavone, che si sarebbe fatto giustizia da solo, quindi oltre che aiutato da Achille Mauriello (arrestato insieme con lui) sarebbe stato aiutato da altre persone della cerchia familiare.