Camorra, il cognato pentito del boss racconta gli affari di Pasquale Matarazzo. I VERBALI

“Ho fatto parte del gruppo di MATARAZZO Pasquale che opera in Volla nel traffico di stupefacenti. Sono detenuto per reati in materia di stupefacenti da circa un anno, reati commessi proprio per conto di Matarazzo Pasquale. Spaccio stupefacenti da circa 3 anni, in particolare cocaina per conto del predetto. Matarazzo Pasquale è di Volla. via Cristoforo Colombo parco Bolviar ed è il marito di mia sorella Monica. Questa persona gestisce il traffico di stupefacenti per la zona del Parco Bolivar a Volla che è la zona dove noi abitiamo. Lui e mia sorella Monica erano i miei diretti referenti per lo spaccio di cocaina”. Era il 18 gennaio scorso quando Francesco Morino, pregiudicato di Volla decide di parlare del traffico di droga gestito dal cognato Pasquale Matarazzo e dalla sorella. Ieri marito e moglie sono finiti in carcere insieme con altri sei affiliati mentre altri sei sono indagati a piede libero su richiesta della Dda di napoli e su disposizione del gip Dario Gallo. Nelle 429 pagine dell’ordinanza cautelare viene ripercorsa la storia criminale del ras di Volla reggente del clan Veneruso. Oltre a marino altri due pentiti hanno contribuito a far luce sui traffici di droga gestiti da Matarazzo insieme con il clan Formicola del Bronx a san Giovanni a Teduccio, vale a dire Elio Cafiero e il più recente Giorgio Sorrentino. ha spiegato sempre nel suo interrogatorio Morino: ” Di questa organizzazione ne facevano parte oltre a me ed i coniugi Matarazzo-Morino anche altre persone tra cui DEL GIACINTO Luciano ec altre persone. Sono in grado di riconoscere in foto tutti gli altri soggetti che operano per conto di Pasquale Matarazzo. l rifornimenti di cocaina venivano effettuati unicamente da MATARAZZO Pasquale, acquistando sostanza sia al Parco Verde di Caivano, sia a San Giovanni a Teduccio e a Barra ed anche nelle zone di mezzo al Carmine e sopra le mura sempre nei pressi di piazza Mercato.  Non sono in grado di riferire da chi materialmente acquistasse droga il Matarazzo perché i rapporti venivano mantenuti personalmente da lui ed io andavo sporadicamente solo a prelevare il carico su suo mandato. Una volta acquistata la sostanza stupefacente Matarazzo la trasportava presso la sua abitazione dove veniva lavorata (da Pasquale e dalla moglie) in singole dosi che venivano offerte sul mercato a 20 euro . Ad occuparsi del confezionamento dello stupefacente, c’erano anche il nipote DEL G!ACINO Luciano, tale Diego detto il “cacaglio” persona che abita nel Parco Bolivar al palazzo di fianco al Matarazzo. Per i ‘appoggio ed ii deposito si avvaleva di più persone tra cui: Diego il i “cacagio” presso la sua abitazione. io stesso, tale … omissis …. di circa 45-50 anni sottoposto agli arresti domiciliari e abitante nel parco di fianco al nostro nei pressi dei supermercato MD. All’epoca in cui custodiva la droga questa persona era agli arresti domiciliari.Ricordo anche che è stata rinvenuta una pistola nella terra di … omissis …. L ‘indicazione ai Carabinieri di Volla venne fatta proprio da me. Quando spacciavo per conto del Matarazzo, una volta terminata la sostanza stupefacente da vendere lo contattavo personalmente e lui mi mandava  sia Luciano o il cacaglio, i quali mi portavano come rifornimento tra i 20 ed i 22 pezzi do cocaina già confezionata che io smerciavo.  Lo spaccia avveniva via fìlo cioè telefonicamente, in particolare Pasquale mi fornì un telefono e una scheda telefonica con dei contatti memorizzati in rubrica dei principali clienti e quindii io portavo a domicilio le consegne. L’utenza in mio possesso usata all’epoca per spacciare non fa ricordo ma penso che mia moglie potrebbe ancora  mantenere il telefono e/o il numero. Spacciavo prettamente su Volla ma prendevo ordinazioni anche su Pollena
Trocchia, Massa ed altre zone. Naturalmente mi azzardavo ad andare in altri territori diversi da Volla anche perché esistevano accordi criminali tra le varie organizzazioni per le proprie competenze. Era lo stesso Matarazzo a mantenere accordi con altre organizzazioni. A custodire la droga, oltre ai nomi sopra citati vi era anche la madre del Matarazzo, Elisa Carbone che si occupava custodire la droga. Difatti spesso mi recavo a casa sua per fare rifornimento quando mi mancavano le dosi. La Carbone era ben consapevole dell’attività di spaccio del figlio, anche perché lei si adoperava non solo per custodire lo stupefacente anche per prendere i soldi dei ricavi della vendita…per poter vendere la droga a Volla pagava una quota fissa di 300 euro a settimana a tale ginetto a’ pecora del clan VENERUSO. Principalmente Matarazzo si occupava di gestire la piazza di spaccio del Parco Bolivar a Volla ma risultava anche organizzatore e partecipe di rapine sia ad autotraspotatori e sia a supermercati in zona e al nord Italia. Questi reati venivano compiuti in concorso con il nipote Luciano Del Giacint.,tale … omissis … , .ed altri. Tra le ultime rapine compiute ricordo quella al supermercato ‘DECO’ del quartiere San Giovanni a Teduccio nei pressi del Cimitero poco prima del mio arresto e tale rapina venne commessa con persone di San Giovanni a Teduccio. Ricordo che è stato anche arrestato in passato per rapine al nord. Il mio compenso settimanale per le attività illecite compiute in favore del MATARAZZOera di 500 euro a settimana che lo stesso mi consegnava. Da quando sono detenuto il MATARAZZO mi mantiene con 50 euro a settimana. Tutte le persone che lavorano e lavoravano per conto del Matarazzo venivano stipendiare dallo stesso. Ricordo anche il fratello della madre tale Gaetano CARBONE che venne arrestato con della cocaina ed altre persone ancora. Sono anche in grado di riferire su una moltitudine di attività illecite, oltre alla droga ,compiute dal Matarazzo, in particolare usura, truffe assicurative, armi, rapine, furti. Il Matarazzo ha una consistenza patrimoniale enorme: una villetta in Calabria. la casa dove abita e quella di sua madre, un ‘altra abitazione in zona Casarea mi risulta sia stata venduta…”.

GLI ARRESTATI
BARONIELLO CARMINE NAPOLI 16/10/1977
CARBONE GAETANO NAPOLI 01/01/1976
DEL GIACINTO LUCIANO SAN GIORGIO 05/06/1994
FASANO SALVATORE NAPOLI 01/10/1982
MATARAZZO PASQUALE NAPOLI 20/10/1980
MORINO MONICA NAPOLI 08/07/1983
ORSO NUNZIA NAPOLI 06/12/1980
VUOLO DIEGO NAPOLI 26/02/1981

GLI INDAGATI
CARBONE ELISA NAPOLI 06/05/1954
DE LUCA ALBERTO NAPOLI 15/07/1977
FELE DANIELE POLLENA 02/08/1985
FERRARO PASQUALE CERCOLA 26/02/1988
MANGANARO RITA NAPOLI 27/04/1966
MATARAZZO ANTONIETTA NAPOLI 21/11/1979

Ultime News

TI POTREBBE INTERESSARE
NEWS

Ex killer pentito arrestato a Roma, chiuse indagini sull’omicidio di Siani.

Arrestato ex killer e camorrista pentito a Roma Salvatore Migliorino,...

Chiesti sei ergastoli per i boss dell’organizzazione criminale di Gomorra per otto omicidi commessi.

Processo contro i boss della seconda faida di Scampia Nel...

Scimmia e violenze in carcere: la mia testimonianza contro gli abusi

Violenze nel carcere: le testimonianze al maxi-processo Proseguono le testimonianze...

Processo per estorsione a Gennaro Morgillo, uomo che uccise il padre vittima della Camorra: chiesto il giudizio.

Accusa di estorsione ai danni di Francesco D’Angelo Il ras...