Camorra, medici complici del clan Lo Russo: arrestati in sei

Avevano rilevato i ristoranti di camorristi in carcere per proteggere i loro interessi economici e facevano investimenti e affari per conto della cosca: con questa accusa due medici napoletani, professionisti insospettabili, sono stati destinatari di una misura cautelare emessa del gip di Napoli ed eseguita dalla Dia partenopea, insieme alla sorella e al cognato di un boss e a due affiliati.I due fratelli Luigi e Antonio D’ARI, entrambi medici, anestesista e chirurgo estetico, in servizio presso due cliniche private napoletane della zona Chiaia e Vomero, nonché di MOLLICA Domenico (cognato dell’ex capo clan LO RUSSO Carlo, oggi collaboratore di giustizia), titolare di una agenzia d’affari sita al centro direzionale di Napoli.La misura restrittiva ha riguardato anche LO RUSSO Adriana, coniuge del MOLLICA e sorella del prefato Carlo, nonché altri due soggetti ritenuti intranei al clan LO RUSSO.I fratelli D’ARI, a fronte della formale veste di insospettabili professionisti, si rendevano prima disponibili a proteggere gli interessi dei titolari di note attività di ristorazione di Napoli, in quel momento detenuti e sotto processo, acquisendone i ristoranti e divenendo vittime di estorsione da parte dei LO RUSSO, per poi passare ad operare affari e investimenti con i fiduciari della predetta organizzazione.

I citati fratelli D’ARI sono gravemente indiziati del reimpiego, nelle citate attività di ristorazione, di cospicue somme di denaro proveniente da attività illecite del clan LO RUSSO, unitamente a MOLLICA Domenico ed al noto TORRE Mariano, già membro del gruppo di fuoco del clan e oggi collaboratore di giustizia.I due medici sono, altresì, gravemente indiziati di favoreggiamento nei confronti dei titolari delle attività di ristorazione, detenuti e sotto processo, per aver sottoscritto con l’amministrazione giudiziaria, negli anni 2013-2014, contratti di affitto di vari ristoranti all’epoca sequestrati, assicurandone la gestione di fatto ed il conseguimento del profitto economico agli stessi titolari.Per il delitto di estorsione nei confronti dei fratelli D’ARI, costringendoli a versare una somma mensile, già anzitempo pattuita con il precedente titolare di uno dei ristoranti acquisiti, è gravemente indiziato il citato MOLLICA, unitamente al TORRE Mariano e ai due soggetti complici.LO RUSSO Adriana è stata sottoposta agli arresti domiciliari, perché gravemente indiziata di ricettazione aggravata per aver consegnato somme provenienti da attività illecite del clan ad esponenti dell’organizzazione stessa.

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