Camorra a Pianura: 2 ergastoli e quasi 250 anni di carcere. TUTTE LE CONDANNE

Una mazzata senza precedenti per la camorra di Pianura: due ergastoli e quasi due secoli e mezzo di carcere per gli altri ventuno imputati dei clan Pesce-Marfella-Foglia e i “nemici” Mele seppur parenti dei primi protagonisti di una cruenta faida di camorra che ha insanguinato le strade di Pianura e dintorni negli ultimi dieci anni. Fine pena mai: così come richiesta dai pm della Dda di Napoli,  Francesco De Falco, e Celeste Carrano, per i due killer Savatore Marfella, figlio del boss Giuseppe, e per Giuseppe Foglia. Sono entrambi accusati  e dell’omicidio di Luigi Aversano detto o’ musichiere, un cinquantenne ritenuto vicino al clan Mele assassinato il 7 agosto del 2013. Nei confronti dei due hanno pesato le dichiarazioni dell’ex boss pentito Pasquale Pesce e’bianchina. E prima ancora quelle di Diego Basso il detenuto suicida lo scorso anno i cui racconti seppur nel breve periodo della sua collaborazione hanno consentito fare luce sull’omicidio di Luigi Aversano. E poi ancora Antonio Ricciardi, Luigi Pesce detto ‘Gigino o’ milanese”, nipote del capoclan Marfella Giuseppe ( è figlio del fratello della moglie del boss), Raffaele Bavero, anch’egli deceduto, Giovanni Romano,  figlio di Pesce Giuseppina (moglie del capoclan Marfella Giuseppe) . Ma pochi mesi dopo il blitz si sono pentiti uno dietro l’altro 4 “calibri da novanta” dei due clan ovvero il boss Pasquale Pesce “e Bianchina” e poi Raffaele Dello Iacono “Toc toc” e i rivali Salvatore Romano detto “Muollo muollo” e Antonio Vanacore, che hanno dato ulteriori contributi alle indagini e le cui dichiarazioni sono oggetto di altre inchieste.

Agli altri imputati sono contestate, a vario titolo, accuse di associazione camorristica, droga, estorsioni, armi. La pena più severa è per Giuseppe Marfella (20 anni di carcere). L’elenco prosegue con i 18 anni di reclusione decisi per Mario Marfella e 18 anni sono stati decisi per Salvatore Mele e 16 anni per Giuseppe Mele, esponenti del clan contrapposto a quello dei Marfella. Per il resto il dispositivo della sentenza è un lungo elenco di nomi e condanne: Giovanni Bellofiore (8 anni), Emanuele Bracale (10 anni), ALfonso Bruno (8 anni), Lorenzo Carillo (18 anni di reclusione, per lui era stato chiesto l’ergastolo in quanto partecipe all’omicidio di Luigi Aversano), Francesco Ceci (6 anni e 8 mesi), Rosario D’Angelo (8 anni), Raffaele Dello Iacono (6 anni), Antonio Discetti (10 anni), Alfredo Foglia (15 anni di reclusione), Vincenzo Foglia (14 anni), Salvatore Luongo (14 anni e 8 mesi di reclusione), Rita Pepe (3 anni e 4 mesi), Eugenio Pesce (4 anni e 5 mesi), stessa pena per Pasquale Pesce del ’68, mentre 15 anni e 4 mesi sono stati decisi per Pasquale Pesce classe 1975, Antonio Ricciardi (6 anni), Enzo Romano (9 anni e 4 mesi). Assolto e scracerato Salvatore Schiano.

 

Cronache della Campania@2018

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