Chiesto in Appello lo sconto di pena per il super narcos Raffaele Imperiale. I difensori del trafficante internazionale di droga originario di Castellammare di Stabia latitante da anni negli Emirati Arabi hanno chiesto al procuratore generale del processo di secondo grado di applicare alla pena inflittagli in primo grado di 18 anni di carcere la riduzione prevista con l’applicazione delle attenuanti. E per questo hanno chiesto di ridurre al pena a 9 anni e mezzo di carcere. Lo stabiese legato a doppio filo al clan Amato Pagano di Melito secondo i suoi difensori avrebbe in pratica collaborato con i giudici facendo ritrovare i due famosi quadri di Van Gogh rubati anni prima dal museo di Amsterdam e che erano custoditi nella cantina della casa dei genitori alla periferia di Castellammare. Richiesta accolta dal procuratore generale il quale nella sua requisitoria ha invece chiesto di confermare i 20 anni di carcere inflitti dal gup Paciotti in primo grado al processo che si svolse a gennaio scorso con il rito abbreviato per Carmine Amato, figlio della donna boss Rosaria Pagano. Stessa pena per Vincenzo Scarpa, ‘o dottore. il camorrista di Torre Annunziata figlio di zì Natalino ucciso alcuni anni fa dal clan Gionta. Era lui il riferimento in Spagna del clan degli Amato-Pagano e uomo di fiducia dello stesso Imperiale. Riduzione della pena anche per Mario Cerrone, il socio di Imperiale, il broker di Fuorigrotta in primo grado era stato stato condannato a 14 anni di carcere. E’ stato grazie alle confessioni del broker di Fuorigrotta(ora agli arresti domiciliari) che è stato scoperto e sequestrato il tesoro di Imperiale compresi di due Van Gogh. E per questo che è stata chiesta una condanna a sette anni. Otto anni di carcere invece per Gaetano Schettino, altro stabiese e amico d’infanzia di Imperiale, arrestato due anni fa a Dubai mentre si stava per incontrare con Imperiale che sfuggì alla cattura. In primo grado era stato condannati a dieci anni di carcere. Infine 7 anni, un mese e 10 giorni sono stati invece invocati per Mario e Vincenzo Iorio, nonché per Carlo Musto che in primo grado erano stati condannati a otto anni di carcere.
(nella foto da sinistra Carmine Amato, Raffaele Imperiale, Vincenzo Scarpa e Mario Cerrone)