Camorra: assolti e scarcerati la moglie del boss Lo Russo e il nipote

Colpo di scena e colpo di spugna al processo di Appello per l’omicidio di Pasquale Izzi il detenuto in semilibertà ucciso il 29 marzo del 2016 in via Ianfolla a Miano sotto casa del boss Carlo Lo Russo che ne aveva ordinato l’omicidio. E’ stata infatti annullata la condanna a 20 anni di carcere per Anna Serino moglie del boss oggi pentito e al nipote Domenico Cerasuolo che aveva ricevuto la stessa condanna. la corte di Assise di Appello  ha disposto la scarcerazione di entrambi, con la unica differenza che nei confronti di Cerasuolo ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica al fine di valutare l’inizio di un nuovo processo, il quale potrà avere luogo contestando a Cerasuolo una condotta materiale diversa da quella già mossa – l’aver affiancato il killer Luigi Cutarelli durante la azione materiale – e ritenuta oggi infondata.
Infine, ad eccezione di Lo Russo (16 anni di carcere), sono state e ridotte le pene inflitte agli altri imputati : anni 20 inflitti a Cutarelli Luigi, anni 13 e mesi 4 a Mariano Torre.
Fonte privilegiata dell’accusa furono le intercettazioni ambientali svolte a proprio a casa Lo Russo, poi rafforzate dalle dichiarazioni del boss Carlo Lo Russo allorquando costui decise di collaborare con la giustizia.
Vani furono i tentativi effettuati dalla difesa nella fase delle indagini per demolire l’impianto accusatorio, sia innanzi al Tribunale del riesame che innanzi alla Suprema Corte di cassazione.
La sentenza di primo grado fu emessa in data 19.12.16 dal Gup presso il Tribunale di Napoli il quale condannò ad anni 16 Lo Russo Carlo, ad anni 20 Serino Anna e Cerasuolo Domenico, mentre condannò all’ergastolo Cutarelli Raffaele e Mariano Torre, nonostante questi ultimi avessero confessato la partecipazione al delitto.
Nel corso del giudizio di appello, sono state assunte nuove prove : l’esame del neo pentito Mariano Torre richiesto dalla Procura Generale e la perizia trascrittiva di alcune conversazioni ottenuta dalla difesa di Serino Anna, rappresentata dall’avvocato Annalisa Senese.
All’esito delle prove solo pochi giorni orsono acquisite, la difesa di Cerasuolo Domenico, rappresentata dall’avvocato Dario Vannetiello, che si è aggiunto subito dopo il processo di primo grado all’avvocato Raffaele Chiummariello, ha avvertito la necessità di depositare due memorie difensive alla luce del mutato quadro probatorio verificatosi in appello.
Tenace ed imperterrita la difesa del duo Serino-Cerasuolo, mentre concentrata esclusivamente sul valore della confessione la difesa dell’esecutore materiale, Cutarelli Raffaele, rappresentata dall’avv. Claudio Davino. Oggi il colpo di scena con l’assoluzione della serino e del nipote Domenico Cerasuolo.
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