Camorra: il pentito Mazzarella: ‘Ciro Rinaldi ha creato un’alleanza contro di noi’. I VERBALI

L’arresto del boss di San Giovanni a Teduccio, Ciro Rinaldi detto my way quale mandante del duplice omicidio del “Barbudos” Raffaele Ultimo Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna ha fatto venire alla luce quelli che sono stati gli ultimi rapporti criminali nella zona orientale di Napoli fino alla Maddalena, le Case Nuove, piazza Mercato e Forcella. I pentiti hanno raccontato del nuovo asse contro i Mazzarella guidato proprio da Ciro Rinaldi. Ne ha parlato Gaetano Nunziato, legato al clan Formicola di Taverna del Ferro e in carcere per l’omicidio del 19enne Vincenzino Amendola, ucciso e sotterrato nel 2016 per una presunta relazione con la moglie del boss detenuto Formicola. In in verbale datato 4 aprile 2016 Nunziata confermaval’esistenza di rapporti di alleanza tra i Formicola ed i Rinaldi di cui indicava taluni affiliati in” insalatella”, Sergiolino e Mauè Ciro Rinaldi. Lo stesso Nunziata nel riferire dei gruppi alleati ai Formicola (tra cui inseriva anche quello di Salvatore Maggio già appartenente ai Mazzarella di Piazza Mercato)parlava di un’alleanza con i Rinaldi, con i quali, diceva, costituivano un unico gruppo, precisando che “i Rinaldi si sono spostati anche al centro di Napoli, a Forcella, con l’alleanza dei Sibillo e dei Giuliano, per attaccare i Mazzarella”. Su questo punto è stato invece molto preciso e dettagliato il pentito della famiglia Mazzarella, Francesco Mazzarella che nel spiegar el ‘alleanza, parlava di una coalizione, tra i Rinaldi di S.Giovanni, di cui indicava in Rinaldi Ciro detto mauè uno storico affiliato, ed altre organizzazioni tra cui quella dei Sibillo. Ecco il suo racconto: “omissis … Tornando all’attualità del controllo della Maddalena, ho appreso di questa nuova situazione anche dalla mia convivente Ottaviano Luisa durante i colloqui in carcere. La Ottaviano mi disse che omissis. I Rinaldi in seguito segnatamente Ciro RINALDI detto mauei ando’ nel Rione Luzzatti, circondato dai suoi affiliati, sotto casa di o ‘Paciano e gli disse chiaramente che doveva riferire al suo capo, ovvero mio zio Vincenzo Mazzarella che ora comandava lui a San Giovanni e che nessuno dei Mazzarella poteva entrarci e quindi nemmeno la Ottaviano….Omissis…Sempre in ambiente carcerario ho saputo che con l’arresto di Lucianiello Barattolo, Brunetti, avendo le armi, incominciò a pretendere uno spazio nella zona della Maddalena e limitrofe. Cercò un dialogo con Massimo Castellano, che rappresentava i Mazzarella, ma questi rifiutò. A quel punto Brunetti Manuel, unendosi a ragazzi molto giovani, entrò in contrasto con i Mazzarella. Fino a formare una coalizione che si divise il controllo delle zone storicamente da noi controllate, avversa ai Mazzarella, formata da: i BRUNETTI a San Giovanni a Carbonara; i GIULIANO a Forcella; i SIBILLO a San Gaetano; Sasa’ Amirante, che da sempre aveva mirato al controllo della Maddalena, in quella zona, insieme ai BRUNETTI, ed in particolare a BRUNETTI Ciro Ciro. Questa coalizione aveva l’appoggio soprattutto dei RINALDI di San Giovanni storici nemici dei Mazzarella…”.

Un altro pentito del clan Mazzarella invece, ovvero Raffaele Sollo appartenente al gruppo operante nei quartieri di Forcella e Maddalena a proposito del clan Rinaldi ha spiegato alla Dda: “.Ho sempre e solo sentito parlare di Mauè e basta. Ho saputo che Salvatore Amirante era stato appoggiato nella sua ascesa proprio da Mauè. L’ho sentito dire da Vittorio Cioffi. L’elemento di raccordo tra Amirante e Mauè è Garofalo Vincenzo tramite la moglie che mi sembra sia di San Giovanni. L ‘ascesa del gruppo Sibillo/Amirante/Brunetti/Giuliano è iniziata nel 2013.Ho avuto riscontro quando ho incontrato una volta Peppe Giuliano. Io avevo ancora una piazza di spaccio che gestiva mio cognato Antonio Baldassarre. Mi convocarono nell’appartamento di Manuel Giuliano. Andammo io, mio cognato e Luigi Leanza e c’erano Manuel Giuliano, Cristian Giuliano, Nico, Tony Giuliano, fratello di Guglielmo, e Peppe Giuliano. Mi dissero che sapevano la situazione e che volevano imporre la droga nella mia piazza e la quota che non specificò. Mentre parlava io dissi che avrei chiuso la piazza perché non andava bene…”.

Antonio Esposito

1.continua

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(nella foto da sinistra Ciro Rinaldi, Manuel Giuliano, Ciro Brunetti, Sasà Amirante, Francesco Pio Corallo)

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