Il pentito: ‘I Nappello sono andati a sparare nelle finestre di Maria Licciardi’

C’è stato un momento in cui si è rischiato il violento scontro armato tra il clan Lo Russo e i Licciardi della Masseria Cardone perchè un gruppo di  giovani della cosca dei capitoni che già nel 2015 gravitavano attorno a Valerio Nappello poco prima che uscisse Carlo Lo Russo dal carcere aveva fatto fuoco contro le finestre di Maria Licciardi. L’episodio inedito è stato raccontato di recente dall’ex ras di Chiaiano, Ciro Ferrara pentito da qualche anno. Le sue dichiarazioni sono contenute nelle 960 pagine firmate dal gip Francesca Ferri e che nel novembre scorso ha portato in carcere oltre 40 giovani camorristi tra i reduci dei Lo Russo e quelli che si erano legati al gruppo di Valerio Nappello. Nel verbale datato 5 settembre 2017 Ciro Ferrara a proposito di Luigi Manco (uno dei 48 arrestati) dice: “… è il cognato di Valerio Nappello, responsabile a Miano insieme a Gianluca Annunziata per conto di Valerio Nappello. Fa parte del gruppo di fuoco con Annunziata e Peluso….L’ho visto sparare nella balconta di Maria a’Scigna nell’occasione in cui ci fu un diverbio con la Masseria Cardone, se ben ricordo era il 2015 . In particolare ci fu un litigio tra Salvatore Silvestri e Paolo Abbatiello in relazione ai cavalli di ritorno. Esisteva un accordo tra i Lo Russo ed i Licciardi in questa materia nel senso che i cavalli di ritorno per le macchine e motorini si facevano al Don Guanella e si dividevano i proventi in parti uguali. Salvatore Silvestri invece aveva messo un ragazzo fuori al bar Messico per fare i cavalli di ritorno e la cosa provoco’ il litigio con Paolo Abbatiello che prese in malo modo questo ragazzo. Io ho assistito al litigio tra Silvestri ed Abbatiello . Quest’ultimo se ne ando’ e torno’ poco dopo su un motorino armato con Francesco detto Recchiolone, persone che ben conosco, ed andava cercando Salvatore Silvestri. Noi andammo nella Masseria per dare una risposta ed abbiamo sparato alla balconata di Maria Licciardi. Del nostro gruppo c’erano oltre a me Luigi Mango, Annunziata Gianluca, Culiersi Ciro, Daniele Culiersi, Salvatore Silvestri e Gennaro Palumbo… hanno sparato Annunziata Gianluca, Salvatore Silvestri e Ciro Culiersi ma eravamo tutti armati.La situazione poi si apparo’ grazie all’intervento di persone della Vinella, ma non ricordo chi, mi sembra i fratelli Accurso, ma io non ero presente”.
Anche l’altro pentito recente del clan Lo Russo, Antonio De Simini ha parlato di questo episodio a proposito di Mango: “Foto n.25: questo è Luigi Mango detto o’Moicano, cognato di Valerio Nappello.  Fa parte del gruppo di fuoco ha sempre avuto la testa calda, da piccolino. Stava con noi già quando io ero libero. Ha fatto ad esempio una rapina con i fucili ad una gioielleria della Masseria Cardone e successe un casino con i Licciardi, insieme a Fragolino e Alessio Peluso. Io stavo in affidamento al lavoro in quel periodo ma in realtà non andavo mai sul posto di lavoro, stavo sempre con loro. (omissis) Inoltre ho saputo da Valerio Nappello durante il processo che abbiamo fatto insieme che Luigi ha fatto strada e che insieme agli altri che stavano con lui, cioè Gianluca e Mario, era quello che stava sempre con le armi in mano. (omissis) Inoltre il suocero di Luigi Mango che ora ricordo si chiama Festa Antonio, era il responsabile dei posti di lavoro sull’ospedale nel senso che ci passava i posti di lavoro che noi vendevamo . Lo abbiamo picchiato dopo l’omicidio di Scognamiglio perché lui si era messo a fare il ruffiano con Scognamiglio nel senso che passava a lui i posti di lavoro inveve di passarli a Tonino latitante. Ho mostrato la casa dove lo abbiamo picchiato durante il sopralluogo che ho fatto stamattina. Stavo con Lelle’ Bonavolta Vincenzo e Luciano quando lo abbiamo picchiato.Inoltre oltre a Festa Antonio dopo l’omicidio di Scognamiglio Salvatore abbiamo picchiato anche il cugino di Scognmaiglio, cioè Scognamiglio Pasquale . Quest’ultimo spacciava nella piazza nel Millepiedi a Melito , piazza che è sempre stata di Luigi Pompeo . Accadde che questo Pasqualino non mantenne l’impegno di passare la mesata a Luigi che era detenuto e per questo è stato picchiato in mia presenza da Luciano Pompeo e Bonavolta Vincenzo nella stessa casarella dove picchiammo Antonio Festa”.

Rosaria Federico

@riproduzione riservata

(nella foto da sinistra Maria Licciardi, Valerio Nappello, Luigi Mango, Gianluca Annunziata)

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