Droga dalla Colombia: il cartello di tre clan inondava Napoli di cocaina

Napoli. C’è il narcos internazionale con legami  con i clan colombiani Gustavo Nocella di 53 anni  tra i quattro latitanti dell’operazione antidroga di ieri che ha portato all’arresto di 17 tra capi e corrieri che i portavano in Italia fiumi di droga. Sono tutti personaggi legati ai clan Rinaldi e Formicola di San Giovanni a Teduccio, ai De Micco di Ponticelli e agli Amato-Pagano di Melito. Gli altri tre latitanti sono Salvatore De Martino, 39 anni di Napoli, Antonio De Matteo,  40 anni e Davide Veneruso di 31 anni. Gli indagati complessivi dell’operazione sono 28. Sette sono a piede libero e per i quali il gip ha rigettato l’ordinanza cautelare.A capo dell’organizzazione figurano Pasquale Scognamillo detto “Bombò”, 36enne di San Giorgio a Cremano parente acquisito dei De Micco-“Bodo”; Daniele De Matteo, 35enne appartenente a un piccolo nucleo di trafficati con base in via Ferrante Imparato a San Giovanni a Teduccio; Gaetano Teatro, 34enne di Secondigliano (nipote di Luigi Teatro consuocero del boss Raffaele Amato a’ vicchiarella). A proposito dei De Matteo ieri mattina subito dopo il blitz i vigili del fuoco “tagliatori” con il supporto della polizia hanno rimosso dei cancelli che la famiglia  aveva fatto installare davanti al palazzo in via Ferrante Imparato, lo stesso dove il 22 dicembre scorso trovò la morte Antonio Perna, uomo del clan Mazzarella-D’Amico saltando in aria per lo scoppio della bomba che stava piazzando proprio là. In quella circostanza rimase gravemente ferita anche la sua compagna Monicuccia Veneruso.

Dalle indagini  e dalle intercettazioni telefoniche è emerso il ruolo di promotore del traffico dal Sud America del latitante Gustavo Nocella. La droga una volta arrivata in Italia veniva smerciata nelle piazze del Basso Lazio e della Toscana da Walter Busiello e dalla moglie Antonietta Scarpa. I due fingendosi di essere una famiglia in vacanza, facevano le consegne. Il ruolo di contabile dell’organizzazione era di Ciro De Cesare mentre a smerciare la droga ci pensavano Ciro Scognamillo, il fratello minore di “Bombò”, la mamma Clotilde De Martino e l’altro figlio Pasquale.Altra base dell’organizzazione si trovava nel rione Baronessa e precisamente in via Raffaele Teta, zona sotto l’influenza dei Marigliano, da tempo alleati dei Rinaldi del rione Villa, a San Giovanni a Teduccio.

GLI ARRESTATI
1) BUSIELLO Valter Alfredo, Napoli 1974; 2) CRISCUOLO Giuseppe, Napoli il 1979; 3) DE CESARE Ciro, Pollena Trocchina (NA) 1990; 4) DE MATTEO Daniele, Napoli 1983; 5) GROSSI Antonio, Fondi (LT) 1962; 6) INCARNATO Raffaele, Napoli 1983; 7) MARIOTTI Adolfo, Massa 1964; 8) PICCOLO Antonio, Napoli 1978; 9) SCARPA Antonietta, Napoli 1979; 10) SCOGNAMILLO Ciro, San Giorgio a Cremano (NA) 1993; 11) SCOGNAMILLO Pasquale detto Bombò, San Giorgio a cremano (NA) 1982; 12) SITO Giuseppe Napoli 1970; 13) TEATRO Gaetano, Napoli 1983; 14) TODISCO Nunzio, Napoli 1985; 15) TROTTA Davide Adolfo, Cassino (FR) 1980; 16) UVALE Salvatore, Napoli 1990; 17) SCOGNAMILLO Pasquale, Napoli 1980.

I LATITANTI

1) De Martino Salvatore, Napoli, 39 anni, 2)De Matteo Antonio, Napoli, 40 anni; 3) Venerusio Davide, Napoli, 31 anni; 4) Nocella Gustavo, Napoli, 53 anni

GLI INDAGATI

Capozzi Giuseppina , Napoli, 32 anni
De Crescenzo Veronica, Napoli 38anni
De Martino Clotilde, Napoli 56 anni,
Emmauso Claudio, Napoli, 56 anni
Menna Antonio, Napoli,36 anni
Tavano Pasquale, Napoli, 53 anni
Teatro Luigi, Napoli 55 anni

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