Camorra, i nuovi pentiti raccontano: ‘La cocaina arriva nella zona Vesuviana nelle casse di gamberoni’

C’è un nuovo pentito tra i narcos della zona Vesuviana. Si tratta di Luigi Parascandolo, 34 anni ex soldato del boss Franco Casillo a’ vurzella signore indicusso dello spaccio della Scampia di provincia ovvero il Piano Napoli di Boscoreale. Parascandalo condannato a 10 anni di carcere nell’ambito del maxi processo contro i 33 esponenti della cosca di Casillo e del suo braccio destro su Pompei, Dario Federico, ha deciso di passare da alcuni mesi dalla parte dello Stato. le sue prime dichiarazioni sono contenute nell’ordinanza di custodia cautelare che l’altro giorno ha portato in carcere Natale Scarpa, ‘o chiattone, attuale reggente del clan Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata, suo cognato Giovanni Chirico e altri sette componenti della cosca che gestiva un traffico di cocaina di alta qualità che arriva dal Sud America attraverso i canali olandesi e veniva piazzata su tutta la provincia di Napoli, e poi nella zona di Secondigliano e i comuni a Nord di Napoli. Scarpa, che anche grazie ai rapporti che lo zio Vincenzo detto ‘o dottore aveva mantenuto con gli spagnoli e il gruppo del clan Amato-Pagano e il supernarcos di Castellammare di Stabia, Raffaele Imperiale, trafficava oltre alla droga anche armi. Ha raccontato infatti il neo pentito: “Natale Scarpa traffica armi .Io stesso ho visto, in casa sua nel 2006-2007 un numero no­tevolissimo di armi da fuoco di vari calibri. Tutte nuovis­sime e tutte custodite nelle relative scatole. Fu lo stesso Scarpa a rivelarmi che stava dedicandosi a questo genere di traffico illecito”. Su queste dichiarazioni di Parascandalo c’è un filone investigativo nuovo aperto dalla Dda di napoli rispetto a quello della droga che è stato analizzato e chiuso con gli arresti dell’altro giorno. arresti determinati anche dalle dichiarazioni di un precedente pentito come Alessandro Montella, il camionista della camorra, l’uomo che per conto dei clan di Secondigliano e del clan Gallo-Cavalieri e Tamarisco era capace di trasportare enor­mi quantitativi di droga. Montella si è pentito per timore di essere ucciso. Il terzo pentito che compare nel blitz dell’altro giorno è Luigi Ami­rante, ex ras dello spaccio di Napoli vicino al super narcos di Trecase, Pasquale Fiorente, detenuto attualmente in Cile. E’ stato invece a svelare agli investigatori lo stratagemma del trasporto di cocaina nelle casse di gamberoni importate dalla Spagna e fatte arrivare con navi container al porto di Salerno. Ha spiegato Amirante: “Scarpa ha acquistato molte volte droga da me, cocaina nel 2007, nell’ordine di 3-5 chili. Mi risulta perché fu proprio Scarpa a raccontarci questa circo­ stanza, che aveva subito una perdita di cocaina che venne rinvenuta in un carico di gamberoni al porto di Saler­no”. Circostanza che viene spiegata da Ami­rante anche in un altro interrogatorio – datato maggio 2014-nel quale svela che “Scarpa aveva occultato la droga – poi sequestrata – nel motore di un container frigo in cui c’erano gamberoni surgelati. Quel carico perso proveniva  dall’Ecuador, una delle principali basi di acquisto della droga”.

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