”I Lo Russo? Non avrei mai spacciato per loro, mi hanno ucciso due fratelli e un cugino”, la difesa di Di Napoli. LE SCHEDE DEI PUSHER

“Non sarei mai potuto essere stato in alcun modo affiliato ai “Capitoni” di Miano, dal momento che, proprio per mano dei Lo Russo, ha avuto un primo fratello ucciso nel 1995 e un secondo, insieme a un cugino, freddato invece nel 2016. Non sarei mai potuto andare con loro”. E’ la difesa di Miniello, ovvero Carmine Di Napoli, uno dei 40 arrestati nel maxi blitz di due giorni fa.Il pregiudicato e spacciatore nonché gestore di una piazza di eroina in via Vittorio Veneto a Miano si è difeso strenuamente nell’interrogatorio di garanzia che in molti hanno sostenuto davanti al gip. Altri 27 si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Di seguito la seconda parte delle schede personali degli arrestati nel blitz così come contenute nelle circa mille pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesca Ferri.

16. DE MARTINO Vincenzo
Incensurato, pusher di marijuana instancabile, opera sui territori sottoposti al controllo dei capitoni e rispetta le regole del ‘sistema’. Il numero di cessioni monitorate e ricostruite grazie alle intercettazioni. De Martino è organizzato nella sua professione di pusher: si sposta in sella a un motociclo trasportando solo la dose da cedere e che custodisce presso l’abitazione del fedele zio, Sarnataro Agostino, almeno fino al momento dell’arresto di questi. Il 4 aprile 2012 era stato arrestato con altri perché sorpreso a
trasportare un borsone contenente stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di gr 1028,00. De Martino, dunque, è da anni e professionalmente dedito ai traffici di stupefacenti.
17. DI FENZA Eugenio Junior, detto Ennio
Incensurato, uomo del sistema impegnato, insieme a Palmieri Emmanuele, a rifornire di ‘erba’ la piazza di Chianese. Ennio dunque non può che essere un uomo di fiducia dell’associazione e non può non essere illuminante della sua allarmante personalità la circostanza che il 19 settembre 2016 è stato arrestato con l’affiliato al clan ‘o Checco per illecita detenzione di armi.
18. DI NAPOLI Carmine, detto Miniello
Gestisce la piazza di spaccio di eroina attiva in Via Vittorio Veneto, all’altezza della chiesa, nell’interesse dei Lo Russo. Noto come Miniello, è inserito da anni nell’illecito settore in argomento come è agevolmente desumibile dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia ma anche dai precedenti in materia di stupefacenti, a conferma che non ha mai smesso di occuparsi del traffico di droga. In data 15 febbraio 2015 è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di tipo eroina, essendo stato trovato in possesso di 5 buste in cellophane contenenti gr. 4.9 di eroina. Posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.e poi  con l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ha continuato a spacciare.
19. FONTANA Giuseppe, detto Peppe a’Mafia
Gravato da un precedente per droga, gestisce insieme a ‘pescetiello (Cangiano Salvatore) ed agli affiliati al clan Lo Russo Mango Luigi, Annunziata Gianluca e Peluso Alessio la piazza di spaccio di cocaina dei Lo Russo attiva abbasc ‘o Mexico.Peppe ‘a mafia è inserito da anni nel traffico di droga come è agevolmente desumibile dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
20. FREDA Salvatore
Pur non essendovi in atti indizi di gravità tale da legittimare la contestazione di partecipazione all’associazione del clan Lo Russo, non può non rilevarsi che la
detenzione/disponibilità delle armi facenti parte dell’arsenale del clan Lo Russo durante la reggenza di Carlo Lo Russo ed in un periodo di lotta armata con gli esponenti di
avversi clan, è indice di collegamento con tali ambienti criminali ed allo stato non ha una diversa giustificazione.
21. GATTO Alessandro
Gestisce insieme al fratello Nando una piazza di cocaina nei pressi del bar Mary e si riforniscono dal clan dei capitoni. Da anni inserito nello spaccio di droga: in data 6 novembre 2016 è stato denunciato ‘a piede libero’  in concorso con Cacace Francesco, in quanto cedevano una dose di Cocaina; e che precedentemente, in data 2 aprile 2016, è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di tipo cocaina e resistenza a Pubblico Ufficiale (associato alla casa Circondariale di Napoli
Poggioreale, in data 05.04.2016 è stato scarcerato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. revocata in data 22.07.2016).
22. GATTO Armando, detto Nando
Noto come Nando, gestisce insieme al fratello Alessandro una piazza di cocaina nei pressi del bar Mary e si riforniscono dal clan dei capitoni. Da anni inserito nel clan con compiti di spacciatore come dimostrano i i controlli con personaggi gravitanti negli ambienti della criminalità anche organizzata mianese e all’interno del bar Mery.
23. GEMITO Pietro
E’ il protagonista di una vera e propria crescita criminale: ha da poco compiuto la maggiore età quando viene arrestato per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti e beneficia degli arresti domiciliari. Evade e, quindi, viene portato in carcere ove rimane fino all’agosto del 2015; ritornato in libertà riprende la propria
illecita attività all’interno del Rione Don Guanella per poi diventare un associato, un uomo del gruppo di fuoco di Ciro Perfetto, come confermato anche dall’arresto del
19/05/2016 per la detenzione di armi e munizioni da guerra, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gestisce insieme al minore Pistone
Vincenzo la piazza di spaccio di hashish e marjuana operativa nel Don Guanella, controllata dal clan Lo Russo per poi diventare anche un componente del gruppo di
fuoco di Ciro Perfetto.
24. MANGO Luigi
Affiliato armato del clan dei capitoni, fa parte del gruppo di fuoco di Ciro Perfetto. Poi passa al servizio del cognato Valerio Nappello. E non solo: è il gestore della Piazza di spaccio di Miano (Abbasc o’ Mexico)
25. MARANO Michele, detto o’ Nonnin
Gravato da un precedente per droga, ‘o nonnino gestisce una delle piazze di drogheleggere autorizzate dal clan ma si occupa anche delle forniture alle piazze del clan, come
quella di Pistone Vincenzo e Gemito Pietro ed ancora, almeno fino al mese di febbraio 2016, è anche delegato a riscuotere (con difficoltà) il denaro dovuto dalla piazza di
Domenico Chianese ‘o russ all’organizzazione dei capitoni.
26. MINUTOLO Gaetano
Incensurato, noto anche come ‘o fagiolo, Gaetano Minutolo è uno spacciatore di cocaina che opera nella piazza attiva sotto al ponte del Don Guanella, al servizio di Davide Davide e Sannino Antonio. Non si tratta di uno spacciatore occasionale o improvvisato ma di un pusher (peraltro, assuntore di
cocaina), in crescita.
27. MIRAGLIA Salvatore Angelo
Incensurato, imparentato con i Lo Russo, è autorizzato dal clan dei capitoni ad effettuare in autonomia i ‘passaggi di mano’, in società con Pecorelli Damiano: dispongono di propri canali di approvvigionamento della cocaina con cui riforniscono anche i vertici dei capitoni cui comunque consegnano una quota destinata a rimpinguare le casse del clan.
28. MUSTO Giacomo, detto Giacomino
Gravato da precedenti per armi e droga, affiliato armato del clan dei capitoni, fa parte del gruppo di fuoco di Ciro Perfetto. E non solo: è anche impegnato nella lucrosa attività dei passaggi di mano degli stupefacenti nelle piazze di spaccio operanti nei territori in cui i capitoni sono egemoni ed è attivo nel recupero del denaro dovuto al
clan da parte dei pusher. Risulta, altresì, gestore delle piazze di spaccio del quartiere di Marianella, unitamente a Carrino Vincenzo detto ‘o Checco. In data 7 luglio 2016 è stato arrestato per i reati di detenzione abusiva di arma comune da sparo e ricettazione aggravati dall’art. 7. In occasione della perquisizione domiciliare è stato rinvenuto anche un sistema di videosorveglianza funzionante che veniva posto sotto sequestro. In data 5 marzo 2013 è stato tratto in arresto in flagranza per traffico di droga. .
29. PALMIERI Emmanuele, detto Manuele
Incensurato, uomo del sistema impegnato, insieme a Di Fenza Eugenio Junior, a rifornire di ‘erba’ la piazza di Chianese. Manuele dunque non può che essere un uomo di fiducia dell’associazione e non può non essere illuminante della sua allarmante personalità la circostanza che il 21 novembre 2016 è stato arrestato per droga (erba) ed armi.

2. continua

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(Nella foto da sinistra Aniello Di Napoli e il figlio Vincenzo uccisi nel 2016 per mano del clan Lo Russo, sotto il pusher Carmine Di Napoli)

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