Camorra: ”Il pentito Ambra? Noi non lo conosciamo”, colpo di scena al processo per l’omicidio del ras del clan Moccia

“Giuseppe Ambra? E chi lo conosce. Omicidio Pellino? Non sappiamo niente”. Una testimonianza modello siciliano quella resa ieri dai due boss Arcangelo Abbinante e Giuseppe Montanera nell’udienza del processo per la morte di Modestino Pellino ucciso a Nettuno nell’estate del 2012. processo che si sta celebrando davanti alla Corte d’assise d’appello di Roma. ieri sarebbero dovuto comparire in aula due testi di riferimento tirati in ballo dal collaboratore di giustizia Danilo Aruta: vale a dire Ciro Casone e Giovanni Sisanti, ma il primo è stato ucciso in un agguato di matrice camorristica, il secondo è morto per cause naturali.
Poi è toccato ad Arcangelo Abbinante e Giuseppe Montanera, entrambi finiti di nuovo in manette pochi giorni fa con l’accusa di aver ucciso il boss Gaetano Marino ‘o monkerino, sulla spiaggia di Terracina nel 2013. I due hanno però smentito la ricostruzione dei fatti fornita dal loro ex affiliato. I due hanno affermato non soltanto di non conoscere Ambra, ma di non sapere neppure nulla del delitto Pellino. Alla sbarra, in attesa delle conclusioni del pg previste per fine dicembre, restano intanto Raffaele Laurenza, Luigi Belardo e Raffaele Dell’Annunziata: in primo grado i tre imputati avevano incassato, rispettivamente, l’ergastolo, 28 anni di reclusione e 27 anni di reclusione.
La svolta processuale sull’omicidio del ras Modestino Pellino, elemento di spicco del clan Moccia, freddato a Nettuno il 24 luglio del 2012, sembrava vicina già nel gennaio del 2016. Il reggente della cosca, specializzato nella gestione dei traffici illeciti su tutto l’hinterland di Napoli Nord, si scontrò con Antonio Ciccarelli, boss di Caivano, il quale secondo i pentiti, avrebbe poi organizzato il delitto. C’è da dire che Ciccarelli non è stato mai indagato per questo omicidio e che in carcere e sotto processo ci sono coloro i quali sono considerati invece gli esecutori materiali e gli organizzatori: Luigi Belardo, Raffaele Laurenza e Raffaele Dell’Annunziata.
Ma il pentito Giuseppe Ambra, ascoltato dal pm della Dda di Roma, Barbara Sargenti, ha raccontato le fasi dell’agguato: “Sono al corrente di questo omicidio perché me ne hanno parlato Antonio Ciccarelli, Armando Ciccarelli, Giuseppe Montanera e Arcangelo Abbinante. L’omicidio è stato commesso da Luigi Belardo e Raffaele Laurenza, quali esecutori materiali e da Raffaele Dell’Annunziata, che si è occupato invece di fornire l’appoggio logistico, di sbarazzarsi delle armi, di procurare un appartamento utilizzato come base e di recuperare i killer e questo lo abbiamo fato per mesi e mesi”. Ma tutte le persone chiamate in causa hanno dichiarato la loro innocenza e di non conoscere il pentito.

(nella foto da sinistra Arcangelo Aabbinante, Giuseppe Montanera, la vittima Modestino Pellino, Raffaele Laurenza, Luigi Belardo)

Ultime News

TI POTREBBE INTERESSARE
NEWS