Pozzuoli. Pizzo su un locale Iacp, una vittima costretta a pagare un fitto mensile per vent’anni nonostante versasse il canone all’istituto autonomo case popolari. E’ stato condannato a sei anni e due mesi di reclusione Giovanni Canale, 65 anni, vicino al clan Longobardi-Beneduce. Il Gup ha accolto la richiesta di condanna del pm Gloria Sanseverino nei confronti di Canale accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.Canale, residente a Pozzuoli in via Gugliemo Oberdan alle “Palazzine”, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno e ritenuto vicino al clan Longobardi-Beneduce, aveva preso sin dal lontano 1990 ad estorcere denaro, prima 500mila lire al mese, e poi 500 euro, al titolare di una sala – giochi ed internet point, sita in un locale dell’Istituto Autonomo Case Popolari, al Rione Toiano. Al 65enne è stata applicata la pena accessoria di tre anni di Casa lavoro dopo aver scontato la condanna. Risarcite le parti civili: il Comune di Pozzuoli e l’associazione antiracket ‘Sos Impresa’.