Castello di Cisterna. Al via il processo per l’omicidio dell’ucraino ammazzato mentre tentava di sventare una rapina al supermercato. Per l’omicidio dell’ucraino 38enne Anatoliy Korol alla sbarra ci saranno i due assassini Marco di Lorenzo e Gianluca Ianuale e i loro presunti complici Emiliano Esposito e Mario Ischero. I quattro imputati saranno giudicati con rito abbreviato compariranno stamattina dinanzi al giudice per le udienze preliminari, Giuseppe Sepe, del Tribunale di Nola. La Procura aveva chiesto per i quattro imputati il giudizio immediato, tramutato in rito abbreviato dalla difesa. I killer, rispettivamente figliastro e figlio del boss detenuto Vincenzo Ianuale, detto “’o squadrone”, devono rispondere di omicidio, rapina, ricettazione e porto abusivo d’arma. Di Lorenzo la sera del 29 agosto entrò nel supermercato di via Selva impugnando la pistola – un revolver calibro 38 mai ritrovato – ma ad aprire il fuoco fu, invece, Ianuale. Verso le 19,30 di quel giorno l’ucraino finito di fare la spesa e stava uscendo con la figlia nel carrello, quando incrociò i banditi si girò capì che era in corso una rapina e provò a trattenere uno dei banditi tirandolo per la borsa. Uscì, portò al sicuro la piccola e rientrò scagliandosi contro il rapinatore armato. Nel corso della colluttazione Ianuale riuscì a prendere l’arma e, per liberare il fratellastro dalla morsa di Anatoliy, sparò due colpi, il secondo mortale: uno alla coscia sinistra, l’altro all’altezza della milza. Il proiettile raggiunse il cuore. Anatholy morì mentre i banditi scapparono con un bottino di 300 euro, lasciando altri 2900 euro accanto al corpo dell’uomo. Il 5 settembre scorso, a distanza di una settimana, i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna a Scalea, in Calabria, catturarono i banditi. Confessarono e da allora sono in carcere, hanno iniziato a collaborare con la giustizia e le loro dichiarazioni sono al vaglio della Dda. Ad Emiliano Esposito e Mario Ischero, la Procura di Nola contesta il concorso in rapina, ad Esposito, invece, anche l’omicidio, porto d’arma in luogo pubblico e ricettazione. Secondo gli inquirenti Ischero, acquistando un panino pochi minuti prima della rapina, fece un sopralluogo per dare il via libera ai due fratellastri, mentre Esposito fornì arma e scooter per poter eseguire il colpo. Nel procedimento si costituirà parte civile la famiglia Korol, la moglie Nadiya e le due figlie di Anatholy.
(nella foto gli assassini di Anatoliy, Gianluca Ianuale e Marco Di Lorenzo, il giorno dell’arresto)