Napoli per il questore Marino chi vede non collabora

Non usa mezze parole il questore di Napoli Guido Marino “qui chi vede non collabora”. “E’ una gara a handicap – prosegue Marino- con questa criminalità sempre più giovane che desta allarme per l’eccezionale continuità e varietà di vicende che portano la sua firma. E’ una gara a handicap perché, mediamente, il cittadino proprio non collabora. Eppure non chiediamo eroismi, ma solo una netta scelta di campo, una presa di coscienza”. Le dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Repubblica da parte di Guido Marino sono nette. “Sapete qual è la prima indagine che dobbiamo fare davanti a un fatto criminoso? – chiede il questore lanciando l’allarme – Trovare un testimone per ricostruire la vicenda, solitamente accaduta in luoghi popolosi e trafficati. Sì, dobbiamo dedicare tempo ed energie preziose alla ricerca di chi ha sentito o visto e saputo qualcosa”. “Intendiamoci – spiega Marino – non di chi deve immmolarsi o sacrificarsi sulla pubblica via per stroncare la camorra, sia chiaro. Ma molto semplicemente di chi ci dica se erano due o tre killer, se erano in moto e che tipo di moto era, se in auto e di che colore, insomma di questo stiamo parlando… notizie che servono per avviare subito i controlli e che possono essere decisive, ma cose che nessuno ci dice. Mai. Ripeto: mai. Zero collaborazione”.

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